Quando parliamo di «ecosistema» ci vengono immediatamente alla mente gli oceani o le foreste, ambienti naturali dove diverse forme di vita coesistono e interagiscono in pieno equilibrio per trovare sostentamento e svilupparsi.

Analogamente, un ecosistema dell’innovazione può essere considerato un «ambiente» fatto di relazioni tra soggetti (aziende, istituti di ricerca, investitori, istituzioni, organizzazioni, professionisti, ecc.), il cui risultato non è un singolo prodotto, ma un «sistema» che produce valore attraverso l’innovazione. Da queste definizioni, è facile intuire come la diffusione di tali ecosistemi rappresentino una grande opportunità per stimolare lo sviluppo e la ripresa economica di un territorio.

Ecco perché, attraverso un bando pubblico, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha finanziato la creazione di 11 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale. Un investimento complessivo di 1,3 miliardi di euro, inserito fra le misure del PNRR.

Gli Ecosistemi, network temporanei composti da università, centri di ricerca, enti locali e imprese che svolgono attività sulle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità, avranno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale e di impatto sociale sul territorio.

In particolare, le risorse a disposizione consentiranno di finanziare attività di ricerca applicata e di formazione, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il loro trasferimento all’impresa, il supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off.

Anche la Liguria ha il suo “ecosistema”

Fra le proposte selezionate dal MUR c’è anche RAISE (acronimo di Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), l’ecosistema dell’innovazione proposto da IIT, CNR e Università degli Studi Genova, che ne è stata proponente con il supporto di Regione Liguria. L’obiettivo principale di RAISE è sostenere lo sviluppo di un ecosistema di innovazione basato sui domini scientifici e tecnologici dell’intelligenza artificiale e della robotica.

Facendo leva su risorse e competenze consolidate sul territorio ligure, RAISE intende diventare un “volano” che alimenterà nuovi processi industriali e produttivi e attirerà imprese, investitori e ricercatori, sia a livello nazionale che internazionale.

L’ecosistema, organizzato secondo il sistema di governance Hub & Spoke, prevede la realizzazione di 33 progetti di technology transfer a cura di partner affiliati quali piccole e medie imprese attive sul territorio ligure. E qui entra in gioco Aitek.

Tecnologie innovative, pane quotidiano di Aitek

Per Aitek, da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, fare sistema con il mondo della formazione e della ricerca è una mission di fondamentale importanza.

Intelligenza artificiale, robotica, IoT, microservizi, cloud computing sono alcune delle tecnologie alla base delle applicazioni software che ogni giorno Aitek realizza per migliorare l’efficienza, la sicurezza e il business di importanti Clienti e Partners globali.

In questo contesto, RAISE rappresenta una grande opportunità per facilitare il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca su campi applicativi specifici: per Aitek, inserita nel team di 12 aziende affiliate all’ecosistema ligure, l’ambito operativo riguarderà lo studio e lo sviluppo di tecnologie per rendere i porti sempre più “smart” e sostenibili.

Nello specifico, uno dei 5 domini applicativi (o “spoke”) di RAISE riguarderà la progettazione del “Porto intelligente” attraverso l’uso di sistemi di monitoraggio real-time predittivi, tecnologie robotiche, soluzioni di IA per la logistica in banchina e nel retroporto e sistemi di simulazione per la marine safety&security in porto e in navigazione.

Il contributo che Aitek apporterà a RAISE proviene dalle soluzioni tecnologiche sviluppate nel corso degli anni per i mercati della logistica e dei trasporti.

Fra queste, grande importanza hanno le competenze maturate nel campo della gate automation, che hanno permesso ad Aitek di diventare un punto di riferimento del mercato italiano  dell’automazione dei varchi portuali.

All’interno di RAISE verrà progettata una piattaforma di gate automation di nuova generazione in grado di trasformare in senso digitale i processi logistici, integrando all’interno del sistema di automazione tutte le fasi della catena: l’acquisizione dati, il controllo automatizzato degli accessi, la tracciabilità di veicoli e merci (containerizzate e non).

Non meno importanti sono le competenze Aitek nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Fin dalla sua nascita come spin-off dell’Università di Genova (correva l’anno 1986), Aitek si è dedicata allo sviluppo di algoritmi di video analisi per l’elaborazione di immagini provenienti da telecamere di video sorveglianza.

Per questo, avanzate tecniche di Machine Learning saranno impiegate per sviluppare applicazioni che avranno il compito sia di elaborare le immagini e rilevare automaticamente eventi che possono costituire una minaccia per la sicurezza, sia di semplificare la gestione delle merci pericolose e il loro transito nel porto e nella viabilità urbana.

Infine, il know-how acquisito da Aitek nel campo degli Intelligent Transport Systems, maturato grazie alla partnership tecnologica con importanti operatori autostradali italiani, verrà sfruttato per realizzare nuovi sistemi per l’ottimizzazione dei processi logistici, che utilizzeranno le informazioni provenienti dai dispositivi OBU per il pagamento del pedaggio autostradale presenti a bordo dei veicoli. L’obiettivo è la realizzazione di un Remote Control Center integrato che, grazie alla connettività 5G, acquisirà informazioni affidabili e in continuo aggiornamento sui flussi di traffico veicolare in entrata e in uscita da un porto.

RAISE, un punto di partenza

Il tema della digitalizzazione assume una importanza fondamentale non solo per il porto ma per tutto il contesto industriale che gravita attorno ad esso. Un porto efficiente, sicuro e tecnologicamente avanzato può diventare una vetrina per le aziende high-tech che, partendo da Genova, possono espandere il loro raggio di azione sul mercato internazionale.

Per raggiungere questo risultato, occorre “fare squadra” in modo efficace e duraturo. In questo senso, l’auspicio è che RAISE possa diventare un ecosistema attivo, coeso e in grado di promuovere le capacità che il mondo della ricerca e dell’industria ligure sanno esprimere.