Il processo di trasformazione digitale che ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere ha avuto un ruolo fondamentale anche nella definizione di nuovi modelli di mobilità urbana che migliorano l’efficienza, la sostenibilità e la flessibilità dei servizi trasporto pubblico urbano.

Per questo, i modelli operativi e organizzativi delle aziende di trasporto pubblico di nuova generazione sfruttano le opportunità offerte dalle tecnologie per ottimizzare il servizio attraverso una sempre più capillare interazione fra infrastruttura, veicoli e utenza.

Una rete di trasporto pubblico urbano produce quotidianamente una enorme quantità di dati provenienti da fonti eterogenee che possono essere opportunamente raccolti e analizzati per definire, in fase di pianificazione del servizio, interventi volti al miglioramento e alla razionalizzazione del servizio.

Raccogliere e utilizzare questi dati per migliorare la qualità dei processi gestionali della mobilità urbana è stato l’obiettivo del progetto di ricerca Smart Stop, finanziato dal Programma Operativo della Regione Liguria per l’utilizzo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (POR – FERS 2014-2020), le cui attività si sono concluse nelle scorse settimane.

La città di Genova e la sua articolata rete di trasporto pubblico sono state lo scenario della sperimentazione del progetto, che ha visto AMT Genova capofila un team di aziende del settore delle tecnologie attive nel tessuto economico genovese, composto da Aitek S.p.A., BF Partners Srl, Circle Garage Srl, Maps S.p.A. e Rulex Inc.

Inoltre, la collaborazione dell’Università di Genova, di Netalia S.r.l. e di Leonardo S.p.A. ha consentito di affrontare le tematiche in modo approfondito e di integrare le soluzioni innovative con le tecnologie esistenti e già attive nel sistema di trasporto pubblico.

Il progetto ha riguardato lo studio e lo sviluppo di una piattaforma tecnologica per la raccolta e l’elaborazione di dati provenienti da sistemi tecnologici installati presso le fermate degli autobus, al fine di acquisire informazioni utili a migliorare la qualità dei processi di gestione di una rete di trasporto pubblico urbano e la fruibilità dei servizi da parte dell’utenza.

L’idea: intelligenza artificiale alle fermate

Le fermate dell’autobus costituiscono un contesto di interazione essenziale tra l’azienda di trasporto e gli utenti, determinante per la definizione del servizio. Tuttavia, se il flusso dei mezzi che percorrono la città è tracciato attraverso i sistemi di bordo, la fermata risulta ancora una “zona d’ombra” dalla quale non si hanno informazioni sui flussi di persone e le loro destinazioni.

Al contrario, il numero di utenti che salgono e scendono dai mezzi, il numero di persone in attesa alla fermata e gli spostamenti effettuati dai passeggeri una volta scesi da essi sono informazioni preziose che, opportunamente elaborate da una piattaforma di data analysis, contribuiscono a migliorare il servizio sia dal punto di vista della pianificazione (come il potenziamento di una linea o la modifica degli orari), sia dal punto di vista operativo (per rispondere in modo efficiente alle mutate esigenze).

Il primo step del progetto è stato definire e implementare un dimostratore prototipale, allestito presso due fermate identificate come target per la sperimentazione: si tratta delle fermate DE FERRARI / METRO’ in direzione ponente e GRAMSCI 2 / METRO’ DARSENA in direzione levante, selezionate per gli elevati flussi di passeggeri che le caratterizzano e per la possibilità di interscambio con la linea metropolitana.

Entrambe le fermate sono state allestite con telecamere digitali di ultima generazione integrate con algoritmi di video analisi basati su tecniche di intelligenza artificiale, come machine learning e deep learning. Gli algoritmi elaborano le immagini acquisite dalla telecamera per effettuare il conteggio delle persone alla fermata, rilevare il numero di passeggeri che passano da un bus ad un altro e tracciarne il loro percorso. Ma non solo, perché la video analisi permette di rilevare in tempo reale eventi di particolare rilevanza, che possono influire sulla qualità del servizio o rappresentare un potenziale pericolo.

Occorre precisare che il sistema è pienamente conforme alle normative vigenti che disciplinano la videosorveglianza e la tutela della privacy, poiché gli algoritmi non effettuano alcun riconoscimento personale e le immagini utilizzate per l’elaborazione sono criptate e archiviate in modo sicuro.

Come sono stati utiizzati i dati raccolti?

Il cuore tecnologico di Smart Stop non si limita a raccogliere dati dalla fermata, ma li integra con altri dati già disponibili nei sistemi aziendali o provenienti da altre sorgenti di dati, come dati raccolti dai sistemi conta passeggeri a bordo dei mezzi, dati sulla regolarità del servizio provenienti dal sistema di monitoraggio SIMON, dati presenti nel sistema informativo di AMT Genova e infine dati disponibili sul web come le condizioni meteo e la situazione del traffico.

Tali dati “grezzi” sono quindi elaborati per essere trasformati in informazioni di più alto livello, consultabili dal personale AMT tramite interfacce web e dashboard operazionali appositamente sviluppate. Il risultato è uno strumento d’uso quotidiano utile nella gestione di tutte le attività operative: interventi immediati a seguito di eventuali criticità, azioni di miglioramento e ottimizzazione del servizio, revisione della rete in funzione dei comportamenti di interscambio e di utilizzo del mezzo pubblico da parte dell’utenza.

Da non trascurare è il risultato ottenuto in termini di ottimizzazione del servizio ai fini del distanziamento all’interno dei mezzi pubblici: una gestione efficace del servizio e un monitoraggio dei flussi di persone in banchina potranno favorire la programmazione delle corse in modo da ridurre sovraffollamenti a bordo dei veicoli.

La roadmap: altre fermate intelligenti

AMT Genova ha partecipato attivamente al progetto, non solo in qualità di end-user delle soluzioni progettate e sviluppate, ma anche individuando le necessità e validando le possibilità proposte sulla base della propria esperienza nella gestione del trasporto pubblico locale. AMT ha messo a disposizione del consorzio di imprese partecipanti al progetto la propria infrastruttura di trasporto pubblico e il suo expertise in termini di conoscenza del contesto applicativo, la specializzazione nell’analisi dati o e il know-how specifico su infrastrutture e reti di trasporto.

Gli altri partner del progetto Smart Stop hanno seguito i vari aspetti tecnologici: la video analisi (Aitek), il supporto decisionale tramite intelligenza artificiale (Rulex), l’IoT (CircleGarage), lo studio di KPI (MAPS), l’esperienza di system integration (BF Partners) e il cloud provider (Netalia).

L’utilizzo di tecnologie innovative ma ampiamente collaudate, unite alle competenze del team di aziende coinvolte sono stati i punti di forza di Smart Stop. Visti i benefici ottenuti in termini di efficienza del servizio e supporto alle attività di gestione e pianificazione, l’obiettivo sarà estendere la rete delle fermate intelligenti lungo le principali direttrici di traffico della città. Una rivoluzione tecnologica senza eguali che potrà affiancarsi al processo di trasformazione del trasporto pubblico genovese in atto.

Un’opportunità unica per fare del capoluogo ligure una città “smart” sempre più connessa e in grado di rispondere alle mutate esigenze di mobilità della collettività.

deferrari

Nell’immagine: la sperimentazione degli algoritmi di video analisi presso la fermata di Piazza De Ferrari.