Crocevia fra i principali corridoi europei per il trasporto merci, secondo terminal logistico italiano per volume di traffico, anche il Centro Intermodale Merci di Novara si è affidato alle tecnologie Aitek per automatizzare le procedure di controllo dei transiti di veicoli e merci che entrano ed escono dall’interporto.

Affidabilità, efficienza, sicurezza: sono le tre qualità imprescindibili che una soluzione di gate automation evoluta deve possedere. Oltre a ciò, spesso occorre considerare ulteriori requisiti, come vincoli fisici legati alle dimensioni del terminal, alla viabilità di accesso, alle modalità di gestione del traffico in entrata e uscita.

Una delle scelte progettuali più importanti è legata alle modalità di installazione dei sistemi tecnologici che hanno il compito di acquisire i dati dei veicoli in transito: talvolta vengono attrezzate tutte le corsie del varco di accesso con i sottosistemi per l’acquisizione dei dati; in altri casi si preferisce allestire un “single point” nella via di accesso, ossia un portale attrezzato con telecamere e laser scanner sotto il quale tutti i veicoli devono transitare prima di raggiungere il varco vero e proprio.

Quest’ultima opzione è stata scelta da CIM Spa per automatizzare le procedure di gestione dei transiti di veicoli che entrano ed escono dall’Interporto di Novara, uno dei principali hub logistici del Nord Italia.

Il Terminal CIM (Centro Intermodale Merci) è un nodo logistico di fondamentale importanza per le relazioni commerciali tra il Nord Italia, il Mediterraneo e l’Europa Centro Orientale. La sua posizione strategica all’incrocio tra i corridoi europei TEN-T “Reno-Alpi” e “Lisbona-Kiev”, unita alla dotazione di infrastrutture avanzate fanno dell’Interporto di Novara il secondo terminal intermodale a livello nazionale.

Per aumentare l’efficienza delle operazioni di gate-in/gate-out e ridurre al minimo i tempi di attesa, CIM si è affidata a Sesamo-Gate, la piattaforma software interamente sviluppata da Aitek per la gestione automatizzata dei transiti di veicoli, merci e persone.

L’accesso ai magazzini e ai piazzali operativi dell’interporto, la cui estensione raggiunge una superficie complessiva di 600 mila metri quadri, è regolato da una soluzione dotata di tutte le componenti tecnologiche necessarie per l’automazione dei processi di controllo, il riconoscimento real-time e l’abilitazione al transito di veicoli, come sofisticate telecamere, laser scanner e lettori RFID.

Al contrario delle applicazioni “standard” di gate automation, che in genere prevedono l’installazione dei dispositivi di campo presso tutte le corsie del gate di accesso, nella soluzione sviluppata per CIM Novara l’acquisizione dei dati (targhe e codici delle unità di carico trasportate) avviene quando i veicoli in arrivo stanno ancora percorrendo la viabilità di accesso all’interporto. Infatti, 400 metri prima di raggiungere le 6 corsie del gate di accesso, i veicoli devono transitare a velocità ridotta sotto un portale metallico, sul quale sono montate le telecamere e i laser scanner che hanno il compito di acquisire le immagini dei veicoli in transito.

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Qui entrano in gioco i moduli software della suite Sesamo-Gate, che hanno il compito di elaborare le immagini per rilevare in tempo reale le targhe delle motrici e dei rimorchi, i codici ISO 6346 dei container o delle unità di trasporto intermodale. Tutti i dati acquisiti vengono simultaneamente inviati al TOS dell’interporto, il quale effettua il matching con le informazioni a sua disposizione (prenotazione del transito, dati del veicolo e della merce associati ad essa): sulla base dei risultati ottenuti dal controllo dei dati, il TOS comunica se un veicolo può dirigersi al gate oppure se deve entrare nel piazzale di attesa (ad esempio in caso di camion senza carico). Il tutto senza che il veicolo sia costretto a fermarsi, dato che la corsia nella quale è posizionato il portale metallico è aperta, ossia senza alcuna sbarra.

A valle del controllo dei dati effettuato dal TOS, il sistema comunica agli autisti il percorso che devono seguire per completare le operazioni di accesso: un pannello a messaggio variabile, posizionato 100 metri dopo il portale metallico, mostra al conducente la targa del veicolo e il numero di corsia presso la quale esso deve recarsi. L’intera procedura di acquisizione dati, verifica e instradamento dei veicoli al gate ha una durata di pochi secondi, il tempo necessario ad un veicolo per percorrere la distanza fra il portale e il pannello messaggio variabile: un modo facile e veloce per gestire al meglio la colonna di veicoli che si apprestano ad entrare nell’interporto.

Mentre un veicolo raggiunge la corsia di destinazione, sul monitor della postazione operatore vengono visualizzate tutte le informazioni riguardanti il transito: in caso di dati completi e congruenti il veicolo può immediatamente entrare all’interno dell’interporto, mentre in presenza di segnalazioni di anomalie sarà compito dell’operatore richiedere le informazioni mancanti al conducente del veicolo non in regola, sulla base delle procedure interne in materia di gestione di tali irregolarità.

Data la particolare disposizione dei magazzini, dello scalo ferroviario e dei piazzali operativi all’interno dell’interporto, il varco di uscita è situato in una posizione differente rispetto al gate di ingresso al terminal. Anche le operazioni di gate-out prevedono un controllo dei dati dei veicoli prima che questi raggiungano l’uscita: gli automezzi che devono lasciare la struttura sono convogliati su un’unica corsia aperta, attrezzata con un portale metallico sul quale sono montati i dispositivi di campo per l’acquisizione delle targhe dei veicoli e dei codici delle unità di carico eventualmente trasportate.

Mentre il veicolo procede, i dati acquisiti sono nuovamente trasmessi al TOS che effettua un confronto in tempo reale con le informazioni a sua disposizione, e se il matching ha avuto esito positivo, viene instradato verso l’uscita: circa 80 metri dopo il portale metallico, un pannello a messaggio variabile comunica al conducente se può avviarsi verso l’uscita o se – in caso di mismatching – deve imboccare un’apposita corsia di rientro per ulteriori verifiche o per regolarizzare la propria posizione. I veicoli che hanno espletato correttamente tutte le procedure raggiungono quindi il varco di uscita vero e proprio, dotato di sbarra e colonnina self-service: per uscire il conducente deve passare un QR code, stampato su un documento rilasciato al momento del gate-in, su un apposito lettore posizionato sulla colonnina.

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Pienamente operativa da oltre un anno, la soluzione che Aitek ha realizzato per l’interporto di Novara gestisce circa 1000 transiti di veicoli al giorno, con una accuratezza delle acquisizioni superiore al 99%. L’elevato grado di flessibilità e di personalizzazione offerto della piattaforma Sesamo-Gate permette la messa in opera di soluzioni anche in contesti operativi particolari, in presenza di vincoli infrastrutturali o di requisiti progettuali predefiniti.

Nello specifico, l’applicazione di gate automation realizzata per l’interporto di Novara coniuga elevati standard di prestazioni ad un sensibile risparmio economico, dato che l’investimento nelle infrastrutture fisiche ha riguardato l’allestimento di una singola corsia in entrata e una in uscita, senza la necessità di installare decine di telecamere e altri componenti software. Il tutto ovviamente mantenendo gli elevati livelli di sicurezza e prestazioni che hanno reso la piattaforma Sesamo-Gate di Aitek la più utilizzata nei principali terminal portuali e hub logistici italiani.

«Nell’ecosistema intermodale, dove CIM, parte del gruppo HUPAC, ricopre oggi uno dei primi posti rispetto alla missione di transizione strada/rotaia sostenuta dalla comunità europea, l’automazione diventa un elemento essenziale per traguardare gli obiettivi con concretezza e puntualità. Grazie all’applicazione dei sistemi di rilevazione ed elaborazione dei flussi merci in ingresso e in uscita, il nostro terminal ha efficientato tutte le procedure di recepimento dei traffici, abbattendo i tempi di servizio grazie alla disponibilità immediata del dato. Sono già in programma ulteriori investimenti e opere per portare i livelli di gate automation più prossimi possibile al 100% del traffico in ingresso e in uscita.»
Massimo Arnese, ICT Manager CIM Spa - Interporto di Novara