Una settimana per presentare le proprie soluzioni tecnologiche, conoscere il tessuto produttivo di uno dei più dinamici distretti industriali della Cina e valutare eventuali opportunità di partnership: è il risultato del Keqiao Meeting for Cooperation on Innovative Trends, tenutosi lo scorso mese di ottobre e al quale ha partecipato anche Aitek.

La missione, promossa dall’Istituto Italiano di Tecnologia con il supporto di imprenditori e istituzioni cinesi a livello locale e centrale, ha consentito ad alcune Piccole e Medie Imprese, particolarmente impegnate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, di sottoporre progetti, soluzioni e proposte a potenziali finanziatori e partners, con l’obiettivo di favorire l’internazionalizzazione e promuovere alcune realtà del Made in Italy in un paese in continua e impressionante crescita come la Cina.

Il meeting si è svolto nella città di Keqiao, circa 300 chilometri a sud di Shanghai (distanza che da quelle parti richiede non più di un’ora di treno veloce…), nella provincia dello Zhejiang, una delle aree più ricche ed economicamente avanzate della Cina.

Una fitta agenda di incontri e visite presso aziende e centri di ricerca impegnati nello sviluppo di alta tecnologia ha preceduto un road show di due giorni durante il quale Fabrizio Ferrari, CEO di Aitek e Andrea Porcile, manager della divisione Traffic Technology, hanno presentato a imprenditori e rappresentanti istituzionali la piattaforma software Sesamo per il controllo automatico dei transiti e le sue applicazioni in ambito ITS: dalla gate automation in ambito portuale e interportuale, ai sistemi di esazione del pedaggio autostradale, alle soluzioni di e-ticketing per la gestione automatizzata dei tornelli di accesso a ferrovie e metropolitane e la validazione dei titoli di viaggio.

Come sempre accade per eventi di questo genere, i progetti presentati hanno riscosso grande interesse presso la comunità locale. Un dato su tutti: la diretta streaming della conferenza di apertura del meeting è stata seguita da oltre un milione e mezzo di persone!

Per questo, il Keqiao Meeting for Cooperation on Innovative Trends ha rappresentato una straordinaria occasione per comprendere meglio le dinamiche di una realtà produttiva complessa e capire come una PMI italiana possa riuscire a fare business in un mercato, quello cinese, in costante crescita e dalle infinite opportunità.

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Foto di gruppo per i partecipanti al Keqiao Meeting

Per Aitek il meeting ha rappresentato una breve full immersion nel tessuto economico di una regione della Cina in rapido sviluppo. Ma quali sono i suoi aspetti più significativi? Ecco le valutazioni di Fabrizio Ferrari.

«Le principali sensazioni riportate a casa dalla nostra missione in Cina riguardano principalmente tre aspetti: dimensioni, sviluppo e velocità.

Le dimensioni sono per noi italiani ed europei davvero sorprendenti: nonostante i dati sul suo impressionante sviluppo siano noti a tutti, è possibile avere una vera comprensione del “fenomeno cinese” soltanto attraverso la conoscenza diretta di luoghi, persone e imprese.

La Cina di oggi mi ricorda i filmati degli anni del boom economico italiano, mi ricorda le storie raccontate dai nostri padri, lette sui giornali o nei libri di storia. La Cina è una nazione in pieno sviluppo, in grado di offrire opportunità incredibili per i propri cittadini ma anche per tutti gli imprenditori esteri che decidono di investire e cooperare con la Cina, sebbene non manchino diverse contraddizioni socio-economiche, tipiche dei paesi in crescita esponenziale.

La velocità è forse la caratteristica che più mi ha colpito in questo viaggio e che non avevo percepito nei viaggi precedenti. I tempi dell’impresa sono “fulminanti” e nemmeno lontanamente paragonabili a quelli a cui siamo abituati: quando c’è un effettivo interesse e condivisione di un progetto o di un’idea imprenditoriale, in meno di una settimana è possibile far partire una nuova impresa.

Queste tre caratteristiche, insieme a diverse altre, hanno permesso alla Cina di sostituire gli USA come “driver” del cambiamento globale. Il futuro dell’economia mondiale è chiaro: come illustrato da un grafico recentemente pubblicato sul magazine “The Economist” il centro economico del nostro pianeta si sta spostando sempre più verso Oriente: una ulteriore conferma di come la Cina sarà l’assoluta protagonista dei prossimi decenni».

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Il centro di gravità dell’economia mondiale: le posizioni del centro di gravità economico sono determinate in base all’andamento PIL dei paesi nel corso degli anni.